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La Terra è un pianeta vivo non solo dal punto di vista biologico: la circolazione atmosferica, la deriva dei continenti, le correnti oceaniche, sono alcune delle molteplici manifestazioni naturali legate ai moti convettivi. La spiegazione di questo fenomeno fisico (la convezione) è la stessa che fa galleggiare le navi, ed è il principio di Archimede; per comprenderlo, e muovere i primi passi nel fisica del pianeta Terra, bisognerà partire dai concetti fondamentali di massa, volume e densità per poi scoprire perché una nave di acciaio non affonda.
INDICE
In questo articolo
Altri articoli su questo argomento
- I - Massa Volume Desità
- II - Il principio di Archimede
- III - I moti convettivi
Applicazioni: come funziona il pianeta Terra
1. La densità
La comprensione dei moti convettivi o del principio di Archimede passa attraverso il concetto di densità.
Tutti la materia che ci circonda è fatta di atomi; In un oggetto, la massa, che apprezziamo attraverso il peso o la forza che dobbiamo esercitare per vincere la sua inerzia, è la somma delle masse di ogni singolo atomo di cui è fatto. Ma gli oggetti hanno anche un’altra proprietà fisica: il volume. Mentre la massa di un corpo non cambia mai e, a differenza del peso, neanche qualora ci trasferissimo sulla Luna, il volume per contro è legato alle condizioni di pressione e temperatura alle quali ci troviamo. Per questo motivo il rapporto tra massa e volume è un parametro fisico molto importante al quale si da il nome di densità.
Il Rapporto massa/volume, ovvero la densità:
La massa di 1 litro di materiali diversi - da wikipedia, modificato
Quando si riscalda un corpo
Riscaldando un fluido, le sue molecole
si agitano!
Generalmente il volume aumenta con la temperatura (fa eccezione il ghiaccio). Questo fenomeno è dovuto al fatto che somministrando calore a un corpo i suoi atomi si muoveranno più velocemente e, di conseguenza, tenderanno ad aumentare la loro distanza e ad occupare un volume maggiore. Per fare un esempio, si può immaginare che un gruppo di persone radunate in un angolo di una sala necessitino di uno spazio maggiore qualora decidessero di mettersi a ballare. E’ importante osservare che, come l’attività di ballare non aumenti o diminuisca il numero di persone in sala, così resta invariata la quantità di materia, ovvero la massa, durante il riscaldamento di un corpo: nessun atomo viene perso o acquistato mentre il volume aumenta per agitazione termica. Pertanto la densità diminuisce con il riscaldamento perché aumenta il volume mentre la massa resta costante.
2. Il principio di Archimede
Secondo il principio di Archimede minore o maggiore densità significa galleggiare o affondare. Infatti lo scienziato siracusano ha dimostrato che un corpo galleggia se la sua densità è inferiore a quella del liquido nel quale è immerso, viceversa affonderà impietosamente.
Come sappiamo la densità è il rapporto tra massa (che possiamo misurare in grammi e volume che, in questo caso, misuriamo in cm3). Pertanto
il legno ha una densità di 0,6 g/cm3 contro 1g/cm3 dell’acqua, ed ecco perché il legno galleggia. Ma attenzione, il ferro 7,96 g/cm3) galleggia se immerso in un bagno di mercurio (13,6 g/cm3).
Si può dedurre che riscaldando un corpo la sua densità diminuisce perché aumenta il volume, il che ci porta a constatare che un corpo caldo e meno denso e quindi galleggia sullo stesso corpo freddo a patto, ovviamente, che si tratti o si comporti come un fluido come vedremo nel capitolo sui moti convettivi.
3. I moti convettivi
La conduzione, l’irraggiamento e la convezione sono i tre meccanismi di propagazione del calore, che permettono di trasferire energia termica da un corpo freddo a uno più caldo fino al raggiungimento di una temperatura di equilibrio. Mentre nella conduzione e nell’irraggiamento è l’energia termica che si trasmette da una particella all’altra, nella convenzione sono le particelle a muoversi per traportare il calore.
Questa è una differenza sostanziale perché implica, nel caso della convezione, la creazione di movimenti convettivi che spostano masse di fluido dalle zone più fredde a quelle più calde e viceversa. Si spiega così come questo fenomeno possa mettere letteralmente in moto grandi masse di aria, acqua e rocce fuse e dare luogo alla circolazione atmosferica, alle correnti oceaniche e alla tettonica delle placche.
La convezione è’ un fenomeno che può avvenire solamente nei fluidi (liquidi o gas), facilmente osservabile nell’acqua che bolle: all’osservatore attento non sfuggiranno i moti convettivi.
Moti convettivi, foto e grafica M. Pregliasco
Per comprendere la convezione occorre aver ben chiari alcuni fenomeni fisici:
- Se riscaldiamo un fluido, le molecole, aumentando la loro agitazione termica, cercheranno di occupare uno spazio maggiore: la densità diminuirà (meno molecole nello stesso volume).
Riscaldameno = minore densità - Se raffreddiamo un fluido, le molecole si avvicineranno l'una all'altra: la densità aumenterà.
Raffreddamento = maggiore densità - Per il principio di Archimede, posti due fluidi in un contenitore, quello meno denso galleggerà sull’altro.
Il meno denso galleggia, il più denso affonda.
I fenomeni 1 e 2 valgono anche per i solidi, ma solo nei fluidi (liquidi e gas) può avvenire la convezione.
Quando scaldiamo l’acqua, la superficie scambia calore con l’atmosfera e si raffredda mentre la fiamma continua a scaldare gli strati più profondi. Si instaura una differenza di temperatura tra la parte alta e bassa del contenuto della pentola.
Pertanto, riscaldata dal basso, l’acqua più calda e meno densa, per il principio di Archimede galleggia su quella più fredda e si muove verso l'alto per perdere calore a contatto con la superficie, mentre, al contrario, l’acqua più fredda e densa in superficie affonda verso la zona più calda vicina alla fiamma per riscaldarsi.
Questo movimento non avviene in maniera caotica, ma attraverso delle celle convettive, dove l’acqua calda risale al centro, si raffredda, per rifluire ai lati verso il basso e riscaldarsi nuovamente, descrivendo continui movimenti circolari, fino a quando permane una certa differenza di temperatura tra il fondo e la superficie alimentata dalla fonte di calore.
4. Esperimenti
Moti convettivi nell'acqua calda
Moti convettivi resi visibili con l'uso di un colorante freddo in acqua calda, foto M.Pregliasco
Un semplice esperimento può rendere manifesta la natura dei moti convettivi, dovuti alla differente densità tra liquidi freddi e caldi e alla forza di gravità.
In un contenitore di acqua calda vengono aggiunte alcune gocce di inchiostro a temperatura ambiente.
L’inchiostro più freddo, e quindi più denso dell’acqua calda, viene attirato dalla forza di gravità e va verso il fondo del contenitore ma nel contempo si scalda: colonne di inchiostro, simile a sbuffi di fumo, si alzano verso la superficie rendendo palese che l’inchiostro raggiunge presto la stessa temperatura, e dunque la stessa densità dell’acqua, mescolandovisi perfettamente.
Moti convettivi nell'acqua fredda
Moti convettivi resi visibili con l'uso di un colorante caldo in acqua fredda, foto M.Pregliasco
Quest’ altro esperimento è speculare al precedente: in un contenitore di acqua fredda viene immerso un contenitore più piccolo contenente acqua calda colorata (fig. A). L’acqua calda meno densa, e quindi più leggera a parità di volume , per il principio di Archimede galleggerà sull’acqua fredda. Al contrario l’acqua fredda, più densa, occuperà il posto dell’acqua calda all’interno del contenitore più piccolo. Ne consegue che l’acqua calda colorata si vedrà salire, con un pennacchio, verso l’alto, disponendosi negli strati più superficiali del liquido (fig. B). Dopo poco tempo gli strati più superficiali cominciano a raffreddarsi, ovvero a porsi in equilibrio termico con l’ambiente circostante (principio zero della termodinamica): si vedranno pennacchi colorati freddi scenderanno verso il basso dove l’acqua è stata scaldata dal contenuto del contenitore piccolo (Fig. C).
Esperimenti da Youtube
5. Moti convettivi in natura
Moti convettivi nel mantello
Fonte NASA
I moti convetti del mantello
La tettonica delle placche, i terremoti ed i vulcani sono la conseguenza dei movimenti convettivi nel mantello terrestre, più precisamente si pensa che si producano in una zona chiamata astenosfera compresa tra i 70 e i 250 Km di profondità (fonte Treccani) dove le rocce si comportano come fluidi ad altissima viscosità. Man mano che si procede verso il centro del pianeta le rocce diventano più calde e la differenza di temperatura innesca, nel mantello, i moti convettivi.
Moti convettivi nell'atmosfera
Fonte NASA
I moti convetti dell'atmosfera
La superficie terrestre assorbe l’energia solare e si riscalda. Ora accade che l’atmosfera a contatto con la superficie si riscalda anch’essa mentre la parte più esterna, è quindi più lontana dalla superficie calda, è più fredda. Ciò innesca i moti convettivi dell'atmosfera che contribuiscono ai fenomeni atmosferici del nostro pianeta.
Moti convettivi nel Sole e nelle stelle
fonte wikipedia
Moti convettivi nel Sole e nelle stelle
Anche le stelle sono sede di moti convettivi che trasportano l'energia termica dagli strati più interni alla superficie.
Queso fenomeno avviene all'interno del gas ionizzato della stella chiamato plasma.
Correnti convettive negli oceani
Fonte NASA
Correnti convettive negli oceani
Anche la vita negli oceani è garantita dai moti convettivi che rimescolano acque calde ed acque fredde.
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